La periodizzazione: cosa è importante sapere

31.10.2016

Spesso si pongono domande riguardo a come ci si allena, cosa è meglio fare, quali programmi di allenamento sono più adatti, intermittenti, quali gli intervalli.. In realtà, la domanda più importante è la seguente: 

Quando e come devo raggiungere il picco di forma?

La pianificazione...

La seconda grande informazione che dobbiamo assimilare è che noi non siamo portati per tutti i tipi di gare, fatta eccezione per gli atleti polivalenti (vedi Sagan). Dobbiamo conoscere le nostre reali qualità, suddivise in due macro capacità, ovvero:

  • Capacità neuromuscolari
  • Capacità metaboliche

Non entreremo in merito a ciò; tuttavi,a conoscersi è di notevole importanza, Sarebbe opportuno farlo prima di impostare i propri obiettivi, in modo da capire cosa realmente possiamo raggiungere, senza farci false illusioni. Definito ciò, possiamo realmente iniziare quello che è la periodizzazione per obiettivi a breve, medio, e lungo periodo.

L'obiettivo è un sogno con un punto di arrivo

DUKE ELLINGTON

 oi vorremmo sapere... per andare dove dobbiamo andare... per dove dobbiamo andare? Sa, è una semplice informazione. cit. (Totò peppino e la malafemmina)

Per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare? Sembrerebbe una frase senza significato logico, in realtà prima di iniziare il periodo di condizionamento è la domanda più importante da porsi.

Spesso crediamo che il nostro macrociclo annuale non dipenda mai da cosa voglio veramente, da cosa intendiamo migliorare, e soprattutto non definiamo gli obiettivi stagionali. Porsi un obiettivo chiaro, reale e ben definito è il primo passo per raggiungerlo, quindi smettiamo di pensare a tecnicismi o ad altro. 


Definito il cosa raggiungere, valutiamo il come 

Gestire intensità, densità, volume... 

In fisiologia dell'esercizio, ogni stimolo esterno comporta un adattamento specifico a quel dato stimolo. Ad esempio, se mi alleno ripetutamente per 5 ore a un determinato ritmo, a distanza di tempo le mie qualità organiche si adatteranno a ciò, non migliorando altri tipi di qualità, arrivando a specializzarsi rispetto a quel tipo di carico e di gesto. Tutto ciò, avviene secondo l'istinto di sopravvivenza e di adattamento che ogni essere animale ha, di conseguenza dobbiamo identificare quello che è lo stimo preciso che ci dà la gara che vogliamo vincere, e quindi analizzare l'obiettivo, capire il tipo di gara, quante accelerazioni ha, che tipo di impegno metabolico comporta, ecc...

Una volta identificata la metodica più adatta e specifica, si parte a ritroso dal periodo di transitorio, dove è importante recuperare energie fisiche e mentali. Inoltre, tale periodo è utile per effettuare visite biomeccanich, e riequilibri posturali, cercando di ottimizzare al meglio l'efficienza della macchina umana. Lo considereremo come un periodo dove si effettua il "tagliando". A seconda dei casi, è bene praticare il riposo assoluto, oppure dedicarsi ad attività alternative che favoriscano il rilassamento mentale.

Successivamente, entreremo nel periodo di preparazione generale, che in genere si attua a Dicembre, o può slittare a seconda del tipo di periodizzazione (semplice o doppia) o in funzione del periodo di massima forma richiesto (rispetto a quando si vuole essere al top); in generale, in questo periodo per chi ne ha bisogno si effettuano sedute mirate alla forza in palestra, ma soprattutto si effettuano allenamenti funzionali, MTB, ciclocross, o discipline secondarie. Le uscite in bici sono esigue, ma comunque si decidono in base a vari fattori. E' importante lavorare con esercizi funzionali in palestra che vadano a tonificare il core e che abbiano un buon impegno metabolico, inoltre è da evitare di lavorare con macchine stile body builder (volume in bici ed intensità basse).

Segue il periodo pre-agonistico (in genere, tra gennaio- febbraio). Qui, sia volume che intensità crescono e si cercano di sollecitare con mezzi specifici forza e resistenza; è importante lavorare di forza dinamica in alcune sedute e di sollecitazioni metaboliche in altre. Bisogna precisare che le sedute ad alta intensità sono molto brevi, mentre le sedute ad alto volume sono blande. Si cerca la globalità, la specificità al gesto non è elevata (volume ed intensità crescono).

Il periodo agonistico è alle porte, e tutti i lavori inizieranno ad essere più specifici, si penserà all'obiettivo stagionale, poco a poco volume ed intensità raggiungeranno il modello di gara, le stesse gare serviranno in prima istanza come mezzo allenante e di verifica, e si entrerà poi in quello che è il periodo agonistico, dove lo stato di forma verrà gestito in funzione all'obiettivo stagionale. Il mesociclo precedente al top di forma dovrà toccare il limite dell'atleta. Questa fase è difficilissima da gestire da soli, spesso senza mezzi di verifica si rischia di andare in overreaching, o in overtraining causando un crollo della performance. Dopo un adeguato scarico, si arriverà al top prima del periodo di massima forma. Successivamente, tale periodo dovrà essere gestito adeguatamente, perché il periodo di massima forma non dura tutta la stagione, e per ricercare più picchi di forma ci si avvale della periodizzazione doppia, che ha vantaggi e svantaggi annessi. In coclusione i lavori sono altamente specifici, ed è quindi inutile lavorare di forza dinamica, di Sfr (per chi le usa) e di lunghi allenamenti che superano la durata di gara.





A cura di

Dott. Antonio Trifilio

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