Potenza, forza e velocità: come influiscono sulla prestazione?

24.10.2016

In questo articolo tratteremo la capacità neuromuscolare del ciclista, affrontandone gli aspetti salienti e valutando esempi reali.



Prima di definire come determinati aspetti siano influenti, bisogna dire a cosa serve il test di valutazione, e in modo dettagliato cosa si prefissa di misurare. In relazione, a ciò distingueremo gli stessi in due grandi categorie:

- Test per parametri metabolici

- Test per parametri neuromuscolari

Spesso ci si chiede perché non basti valutare la soglia anaerobica e il VO2max e si spenda tempo e risorse per valutare altre qualità come la forza o la velocità. In realtà, secondo la fisiologia dello sport e secondo autori internazionali, qualsiasi performance è il risultato di un rapporto tra forza e dispendio energetico. Tuttavia, tale nozione non è precisa e non identifica le totalità delle qualità dell'atleta: è molto più corretto, invece, definire che la prestazione è data dal rapporto tra la potenza e il dispendio energetico dove:

  • La potenza è definita come la capacità di un organismo di generare lavoro nell'unità di tempo, o in termini più pratici il prodotto tra forza e velocità
  • Il dispendio energetico in relazione ai diversi metabolismi (aerobico, anaerobico lattacido, anaerobico alattacido)

Di conseguenza risulta riduttivo valutare solo i metabolismi, soprattutto perché ci perderemmo ciò che realmente conta, che è la capacità di esprimere Potenza in relazione agli stessi stessi. 

Non ha senso avere un motore in grado di esprimere cavalli con un serbatoio limitato, come non ha senso avere un serbatoio grande se poi non si hanno cavalli da esprimere. 

Definendo i test per parametri neuromuscolari ,valuteremo i più comuni utilizzati nel mondo del ciclismo e li considereremo come:

  • Test per descrivere il grafico forza/velocità
  • Test per descrivere il grafico potenza/velocità

  • Test Forza/Velocità

Mette in relazione la forza del ciclista in base alla velocità applicata alla forza, la velocità può essere espressa in rpm e ci fa capire le capacità neuromuscolari del ciclista. Precisamente in base a ciò potremmo avere una curva di 3 tipi illustrate di seguito come curva A-B-C.

Figura: La curva A mostra un ciclista con capacità equidistribuite, la curva B mostra un ciclista con alta capacità di esprimere forza, a discapito della velocità, la curva C mostra un ciclista con ottima velocità ma bassa forza


Da questi grafici è facile intuire come i 3 ciclisti siano totalmente differenti, è del tutto esclusivo rispetto alla specialità e alle capacità di ognuno capire come sfruttare/migliorare questi grafici, tuttavia in base a queste poche nozioni "azzardiamo" nel dire che la curva A appartiene ad un ciclista completo, la curva B ad un ciclista che tende a pedalare a basse rpm avendo gravi deficit negli sprint e cambi di ritmo, la curva C ad un ciclista che in modo uguale ha deficit come il ciclista con la curva B ma con possibilità nette di miglioramento. Questo perché la velocità (componente coordinativa), a differenza della forza, superata la giovinezza, è decisamente difficile da incrementare, anche se la stessa velocità è funzione della forza applicata.

Sapere ciò quindi ci consente di capire su cosa lavorare? Ci consente di avere informazioni su di una nostra qualità da migliorare? La risposta è Sì.


-Test Potenza/Velocità


Il test ci è utile per capire dove tende la campana e valutare a che rpm riusciamo ad esprimere il massimo della potenza; in realtà, basterebbe la curva Forza/Velocità per descrivere le caratteristiche neuromuscolari, tuttavia valutare questo grafico ci fa capire su che punti della curva lavorare, oltre a definire eventuali punti deboli.
Abbiamo ben capito quindi come anche i fenomeni neuromuscolari siano estremamente importanti ai fini della valutazione. Immaginiamo di effettuare un test per valutare la soglia e di pensare di dover incrementare la stessa perché il rapporto potenza peso su soglia è decisamente basso. Inoltre, immaginiamo di avere basse capacità neuromuscolari ad esprimere tensione muscolare (Forza). La logica vuole che dovremmo effettuare ripetute alla soglia, fuori soglia, ridurre la massa grassa ecc...ecc...Insomma rischieremo di girare a vuoto e di non ottenere mai risultati. 

La performance non è proporzionata al tempo impiegato in allenamento, ma alla quantità e qualità dello stimolo allenante.

A cura Di Antonio Trifilio


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