Poiché
la forza nelle sue varie forme di espressione: forza massimale, forza dinamica
massima, forza esplosiva e resistenza alla forza rappresenta, in modo più o
meno notevole, un fattore determinante la prestazione in tutti gli sport, al
suo sviluppo specifico va attribuito un ruolo importante. L'importanza
dell'ottimizzazione dello sviluppo di tale capacità condizionale risiede nel
fatto che molto spesso la forza viene sviluppata in minor modo e con carichi
troppo bassi, e contrariamente ci si concentra solo sulla resistenza,
l'aumentare della sezione trasversa ovvero la CSA (cross section area) implica
una diminuzione della capacità ossidative e quindi della resistenza, situazione
dannosa per quanto riguarda sport come il podismo, triathlon e ciclismo, dove
capacità aerobiche e CSA (che comporta un maggiore peso e quindi un rapporto
potenza peso basso) devono necessariamente essere inversamente proporzionali ed
a favore della capacità ossidative. E' impossibile quindi sviluppare al
massimo, contemporaneamente, i presupposti dell'organismo sui quali si basano
la forza o la resistenza, di certo un profilo di questo tipo rende la
programmazione difficile, tuttavia esistono protocolli di allenamento a secco
che riescono ad incrementare la forza massima isometrica, la potenza media e di
picco senza che si instauri ipertrofia valutata in ciclisti professionisti. Tra i fattori che bisogna non trascurare ritroviamo la scelta del volume e
durata delle contrazioni, ma fattore ancora più determinante è la qualità dei
protocolli di allenamento di forza svolti, tra i diversi aspetti abbiamo la
scelta tra intensità e volume.
Se l'obiettivo da
perseguire è di raggiungere rapidamente la forza limite l'intensità di carico
precede rispetto al volume dello stesso, bisogna inoltre impostare un
protocollo di allenamento tenendo in considerazione il tempo a disposizione per
allenare questa qualità, bilanciando allenamenti di forza con allenamenti di
resistenza nel breve e nel lungo periodo, la frequenza di allenamento di forza
è molto importante per poter "gestire" il successivo picco massimo di forza che
verrà ad instaurarsi a seconda dei tempi di allenamento e delle sedute
settimanali, è stato dimostrato che in un allenamento isometrico la forza
iniziale veniva incrementata dall' 1 al 4% nella seduta, nel giorno stesso
dell'allenamento invece si riscontrava un guadagno del 56% dell' incremento
totale, nel 2° giorno al 39% e nel 7° giorno di solo lo 0,6%, ne deriva quindi
che il maggiore guadagno di forza si ottiene nel 1° giorno di allenamento, per
sfruttare questo bisogna tendere ad un lavoro quotidiano, per far sì che si
riesca ad ottenere il massimo incremento nel minore tempo possibile.